L’ultimo dell’anno è un momento di magia, speranza e, per molti, un pizzico di malinconia. Pochi autori hanno saputo catturare meglio di Francis Scott Fitzgerald il cuore pulsante e le contraddizioni di una festa come il Capodanno, specchio perfetto della Jazz Age, l’epoca dei ruggenti anni ’20.

In “Il grande Gatsby”, uno dei capolavori immortali della letteratura americana, le feste scintillanti nella villa di Jay Gatsby incarnano l’edonismo, la ricerca del piacere e l’illusione tipici di quel decennio. Ma dietro ogni risata e bicchiere di champagne si cela una profonda inquietudine, che riverbera anche in una notte come questa: il Capodanno. Non è forse una celebrazione di sogni futuri, ma anche di un passato che non possiamo trattenere?

Fitzgerald è stato il narratore ufficiale della Jazz Age, quell’era di prosperità e trasformazione sociale che ha visto nascere il jazz, l’ascesa delle flapper e il mito dell’American Dream. Nei suoi romanzi e racconti, questa vivace esplosione culturale si intreccia sempre con un profondo senso di perdita, mostrando l’altra faccia del sogno americano: il vuoto dietro al successo materiale, la fragilità delle emozioni umane.

Se amate Fitzgerald o volete scoprire la sua scrittura nella sua purezza, Edizioni Intra vi offre una selezione delle sue opere in edizione originale. Perché immergersi nei suoi testi nella lingua in cui li ha scritti significa sentire il ritmo unico della Jazz Age.

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