Augusto De Angelis è una figura imprescindibile nella storia della narrativa poliziesca italiana. Autore prolifico e innovativo, è conosciuto soprattutto per aver creato il Commissario De Vincenzi, protagonista di una serie di gialli che hanno segnato un’epoca e rivoluzionato il genere in Italia. Nato a Roma nel 1888, De Angelis ha saputo unire l’intrigo del giallo classico con uno stile elegante e uno sguardo profondo sulla società italiana degli anni Trenta.

Le indagini del Commissario De Vincenzi, ambientate in una Milano sospesa tra luci e ombre, si caratterizzano per una narrazione raffinata, che mescola introspezione psicologica e tensione investigativa. De Angelis ha saputo catturare l’atmosfera di un’epoca segnata da profondi cambiamenti sociali e politici, regalando al lettore un’immersione tanto avvincente quanto ricca di dettagli storici. I suoi romanzi non sono solo storie di crimini da risolvere, ma anche ritratti vividi di personaggi e dinamiche umane.

La produzione di De Angelis si interrompe bruscamente a causa del regime fascista, che lo arresta per motivi politici. Dopo la sua morte prematura nel 1944, la sua opera è stata a lungo dimenticata, per poi essere riscoperta e celebrata come un pilastro del giallo italiano. Oggi, leggere Augusto De Angelis significa riscoprire una voce letteraria unica, capace di coniugare intrattenimento e profondità.

“Il banchiere assassinato” (1935) è il primo romanzo della serie dedicata al Commissario De Vincenzi. Ambientato in una Milano elegante e misteriosa, il libro si apre con il ritrovamento del cadavere di un banchiere in un appartamento borghese. Con un intreccio avvincente e una scrittura raffinata, De Vincenzi si immerge in un’indagine che lo conduce nei meandri del potere e delle relazioni umane. La tensione è costante, e l’approfondimento psicologico dei personaggi rende il romanzo un capolavoro del genere.

“L’albergo delle tre rose” (1936), invece, ci trasporta in una struttura ricettiva dove si consuma una serie di omicidi enigmatici. De Vincenzi, chiamato a indagare, si trova davanti a un labirinto di segreti, false identità e colpi di scena. Questo romanzo è un esempio perfetto della capacità di De Angelis di costruire atmosfere claustrofobiche e cariche di suspense, tenendo il lettore col fiato sospeso fino all’ultima pagina.

Entrambi i romanzi riflettono l’abilità di De Angelis nel combinare gli elementi classici del giallo con uno sguardo attento sulle dinamiche sociali e psicologiche dell’epoca. Sono opere imprescindibili per chiunque ami il genere noir e voglia scoprire le radici del giallo italiano.

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Collana Crimina

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