Quali sono le 50 cose che oggi possiamo già preparare per rendere meno difficile una situazione d’emergenza?

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un intensificarsi di crisi emergenziali dovute alle cause più disparate: dal fenomeno climatico estremo alla epidemia e alla guerra. Spesso drammaticamente coesistenti.

Moltissime popolazioni – soprattutto negli Stati Uniti, in Israele e in Giappone – sono da decenni abituate a convivere con concetti come l’adeguata ‘preparazione’ ad un evento catastrofico. Questo non significa assolutamente alimentare ansia e stress ‘pre-traumatici’ ma, anzi, poterli prevenire attraverso semplicissime riflessioni e decisioni che ciascuno di noi può (e forse deve) attuare prima di un contesto difficile, affinché lo sia il meno possibile.

Piuttosto diffuse (soprattutto all’estero) sono le conoscenze di discipline come prepping, survival e bushcraft, il cui comune denominatore è certamente la sopravvivenza. Ma noi non andremo a dettagliare questa o quella tecnica di sopravvivenza. Questo vuole essere un manuale per tutti coloro che, proprio senza alcuna competenza di base, si chiedono: cosa posso comunque fare, ora, per rendere meno difficile o drammatico un possibile contesto emergenziale? E le risposte sono fornite in ordine alfabetico: sono le 50 cose che ciascuno di noi potrebbe già preparare.

Colin Murray (1963) è un consulente per la sicurezza americano, naturalizzato italiano.