Il ritratto di Dorian Gray è un’opera che non smette di affascinare e scandalizzare, anche a più di un secolo dalla sua pubblicazione. Quando Oscar Wilde lo scrisse nel 1890, lo fece con l’intento di esplorare le profondità dell’animo umano, il fascino dell’estetica e il prezzo della bellezza. Ma ciò che ne derivò fu qualcosa di molto più dirompente: un romanzo capace di mettere a nudo le ipocrisie della società vittoriana, spingendo i suoi lettori a interrogarsi sul senso della moralità, sull’effimero potere dell’apparenza e sulla paura di invecchiare.

La storia di Dorian Gray, giovane di straordinaria bellezza che cede al desiderio di mantenere per sempre il suo aspetto, facendo invecchiare al suo posto un ritratto, è una parabola moderna sull’ossessione per l’eterna giovinezza. Il patto implicito che sigla con se stesso non è solo un compromesso con il tempo, ma anche con la propria coscienza. Nel corso della narrazione, Dorian cede a una spirale di edonismo e immoralità, mentre il suo ritratto si trasforma in un’immagine grottesca del suo vero essere. La grandezza del romanzo sta proprio in questa doppia vita: una superficie perfetta e seducente che nasconde una profondità corrotta e decadente.

Ma Il ritratto di Dorian Gray non è solo un’opera letteraria di straordinario valore; è anche una testimonianza del coraggio di Wilde come artista e come uomo. Quando il romanzo venne pubblicato per la prima volta, subì pesanti critiche da parte di una società che si disse scioccata dai suoi contenuti. L’opera venne accusata di essere immorale e decadente, in parte per le sue allusioni alla sessualità e per il ritratto di una vita dominata dal piacere. Le reazioni furono così forti che Wilde si trovò costretto a rivedere il testo per la pubblicazione in volume, aggiungendo elementi moralistici per placare le critiche.

Nonostante i tentativi di mitigare lo scandalo, Il ritratto di Dorian Gray restò un’opera controversa, soprattutto quando la vita personale di Wilde venne messa sotto i riflettori. I processi per la sua omosessualità, che lo portarono alla rovina personale e artistica, furono accompagnati dalla strumentalizzazione delle sue opere, Dorian Gray in primis, usate per attaccare la sua moralità. Eppure, ciò che all’epoca fu visto come una trasgressione, oggi viene celebrato come una visione audace della complessità dell’essere umano.

Rileggere Il ritratto di Dorian Gray oggi significa confrontarsi con domande che non hanno perso la loro attualità: fino a che punto siamo disposti a spingerci per preservare ciò che amiamo di più di noi stessi? Cosa nascondono le maschere che indossiamo ogni giorno? E quale prezzo siamo pronti a pagare per vivere senza regole? Wilde, con il suo stile inconfondibile e la sua capacità di cogliere l’essenza delle cose, ci ha lasciato un romanzo che è, al tempo stesso, un capolavoro letterario e uno specchio che riflette le nostre contraddizioni più profonde.

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Collana Il Disoriente – Serie I Grandi della letteratura

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