Jakob Wassermann (1873-1934), tra i massimi romanzieri di lingua tedesca del suo tempo, fu apprezzato per la profondità psicologica e la forza morale delle sue opere. Le sue pagine, bandite dal regime nazista, mantengono ancora oggi un’attualità sorprendente per la capacità di indagare le debolezze, i pregiudizi e la coscienza dell’uomo.

