Michelstaedter Carlo

“La persuasione e la rettorica” doveva essere la tesi di laurea di un brillante studente goriziano a Firenze su questi due concetti in Platone e Aristotele. Divenne un testo anche formalmente inclassificabile, dove le due parole del titolo assumono significati del tutto peculiari. Ma la tesi di laurea (Facoltà di lettere dell’Istituto per gli studi superiori di Firenze) scritta nel 1910 da Carlo Michelstaedter (1887-1910) non fu mai discussa. Il 17 ottobre di quell’anno, dopo un diverbio con la madre, il laureando si tolse la vita con un colpo di rivoltella. La tesi fu stampata postuma nel 1913 a cura dell’amico Vladimiro Arangio-Ruiz. Tutta la frenetica attività intellettuale dell’autore (che ha prodotto, in un lasso di tempo oggettivamente breve, numerosi scritti, oltre a quello che segue) è stato oggetto di grande attenzione negli anni successivi alla sua prematura scomparsa.